Soglia d’attenzione

Titolo: Soglia d’attenzione
Tecnica: Feltro infeltrito a mano
Dimensioni: 4×3,5 m
Peso: 40 kg
Anno e luogo di realizzazione: Giugno 2016-Maggio 2017, Abbazia di Santa Giustina di Sezzadio (AL)
Credits: Rossana Baroni, Federico Brunetti, Antonio Maniscalco

Il progetto condiviso Soglia d’Attenzione ha avuto come esito la realizzazione di un’opera collettiva in feltro blu scuro, installata all’ingresso dell’Abbazia medioevale di Santa Giustina, eretta nel 1030 a Sezzadio (AL). 

La sua forma semicircolare calpestabile ha dimensioni ambientali, un bordo irregolare e uno spessore variabile, più spesso al centro rispetto ai margini, ed è stata concepita per l’ingresso all’Abbazia, in modo da far sperimentare la dimensione immersiva dello spazio sacro. Sostandovi, infatti, si percepisce ciò che l’artista ha vissuto all’ingresso dell’edificio durante la prima visita: “nello spazio sacro c’era l’acqua, un mare che con la sua corrente mi portava al centro della navata tra le colonne”, una suggestione che ha immediatamente disegnato e mostrato ai proprietari del sito medioevale i quali, dopo le prime perplessità, hanno sostenuto il progetto, concedendo di lavorare nella parte agricola dell’Abbazia e facendosi carico delle spese di accoglienza e permanenza.
La rete di condivisione è stata creata da Sara Sterpin dell’Associazione Raglio di Luna: coinvolgendo alcune associazioni del territorio (Casa Manuelli, l’Hostello “Il Chiostro” di Alessandria, la Fondazione Soggiorno Borsalino e la Ludoteca di Alessandria), ha appassionato più di cento partecipanti che, in quattro giornate di lavoro, hanno reso possibile la creazione dell’opera e la sua collocazione.
Il prezioso intervento del gruppo di storici dell’arte medioevale coinvolti nel processo artistico ha fornito momenti di approfondimento sull’affascinate storia dell’Abbazia.  

The group project Soglia d’Attenzione resulted in creating a collective work made of dark blue felt, installed at the entrance of the medieval Abbey of Santa Giustina, built back in 1030 in Sezzadio (Alessandria).

The artwork has a semi-circular and walkable form, environmental dimensions, an irregular edge, and variable width, and is thicker in the middle. It was conceived to be at the entrance of the Abbey, to experience the immersive dimension of the sacred space. Stopping by, you can feel what the artist experienced at the entrance of the building on her first visit: “in the sacred space there was water, a sea that with its current brought me at the central nave, between columns”. This inspiration was immediately turned into a drawing and shown to the managers of the medieval site who, after some initial doubts, endorsed the project, allowing to use the farming site of the Abbey and taking charge of the reception and accommodation expenses. The sharing network of the project was started by Sara Sterpin of the association Raglio di Luna and saw the participation of some local associations: Casa Manuelli, “Il Chiostro” hostel in Alessandria, the Soggiorno Borsalino foundation and the game room of Alessandria. This concept has fascinated hundreds of participants who, during four days of work, made possible the creation and the collocation of the artwork.
With their valuable intervention, some medieval art historians, who also contributed to the artistic process, gave further insights into the fascinating history of the Abbey.

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